Gesto empatico
2022
Manifesto
Stampa Fine Art su carta Hahnemühle Ultra Smooth montata su Dibond
42 x 29,7 cm
Gesto empatico è una dichiarazione poetica che afferma il nostro esserci nel mondo.
Sentiamo la necessità-possibilità di attivare una risposta all’evidente chiusura emotiva-culturale che esperiamo attorno a noi ogni giorno. Si tratta di stimolare un’apertura che consenta all’altro-apparente e al sé di spiegarsi.
Caratteristiche del manifesto
Il testo si presenta in duplice lingua, italiano (la nostra lingua madre) e inglese (la lingua che gli permette di sconfinare).
Il manifesto si presenta scritto con il font Univers. Oltre ad essere un carattere realizzato appositamente per consentire la migliore leggibilità possibile, volevamo utilizzare un font che portasse già nel nome il concetto di unità che tentiamo di esprimere.
I margini della pagina sono resi evidenti e le parole, il contenuto, li supera. È un modo per rendere visivamente il suo tentativo di sconfinamento, per non farlo rimanere chiuso, nella divisione, con un movimento orizzontale nella pagina verticale che diventa metafora del campo d’azione. L’orizzontalità è qui un modo per sfuggire a ogni possibile gerarchia, per porre gli esseri e le cose sullo stesso piano offrendo pari dignità.
Il manifesto viene distribuito al pubblico stampato su carta riciclata in formato A4.
In seguito alla stesura del manifesto abbiamo deciso di reificare i suoi principi attraverso un corpus di lavori intitolato Gesti. Si tratta di azioni in cui le singolarità si fanno pluralità e viceversa, con l’obiettivo di sentirsi e mostrare l’immagine impalpabile dell’universo come unico atomo (dal greco ἄτομος ‘indivisibile’). Con i Gesti plurale vuole instaurare relazioni tra esseri umani, vegetali, animali e situazioni in un lavoro in progress che sperimenta, esamina e cerca di trovare e generare l’empatia a partire dalle sensazioni fisiche del corpo umano con la finalità di riuscire a raggiungere le particelle elementari.
Empathic gesture
2022
Manifesto
Fine Art print on Hahnemühle Ultra Smooth paper mounted on Dibond
42 x 29.7 cm
Empathic gesture is a poetic statement affirming our being-in-the-world.
We feel the need-possibility to activate a response to the evident emotional and cultural closure we experience around us every day. It is about promoting a shift in perspective, which stimulates an openness that can allow both the other-apparent and the self to unfold.
Features of the manifesto
The text is presented in two languages, Italian (our mother tongue) and English (the language that allows it to go beyond boundaries).
The manifesto is written in the Univers font. In addition to being a font specifically designed for optimal readability, we wanted to use a font that already carries in its name the concept of unity that we attempt to express.
The margins of the page are clearly defined and the words, the content, extend beyond them. This is a way to visually convey its attempt to go beyond boundaries, preventing it from remaining closed within divisions, with a horizontal movement in the vertical page that becomes a metaphor for the field of action. Horizontality is here a way to escape any possible hierarchy, to place beings and things on the same level by offering equal dignity.
The manifesto is distributed to the public printed on recycled paper in A4 size.
Following the writing of the manifesto, we decided to reify its principles through a body of work entitled Gesti (Gestures). These are actions in which singularities become pluralities and vice versa, with the aim of sensing and showing the intangible image of the universe as a single atom (from the Greek ἄτομος ‘indivisible’). Through Gestures, plurale seeks to establish relationships between humans, plants, animals and situations in a work-in-progress that experiments, examines and attempts to discover and generate empathy starting from the physical sensations of the human body with the aim of being able to reach the elementary particles.
Gesto 1
2022
Video (colore, muto), durata: 1’42”
Intervento biro su 3 fogli A4 (reliquie)
Cerco di compiere i tuoi movimenti, per sentire come
Gesture 1
2022
Video (colour, silent), duration: 1 min 42 sec
Biro intervention on 3 A4 sheets (relics)
I try to make your movements, to feel how
Gesto 2
2022
Video (colore, muto), durata: 00’31”
Stampa Fine Art su carta acquarello Epson montata su Dibond, 4,7 x 60 cm
Il tuo tempo non è il mio tempo
ma posso provare a sentire dentro
il tuo ritmo interno
raggiungendolo, capendolo,
simulandolo lo interiorizzo,
quando è mio
sento come.
Gesture 2
2022
Video (colour, silent), duration: 31 sec
Fine Art print on Epson watercolour paper mounted on Dibond, 4.7 x 60 cm
Your time is not my time
but I can try to feel inside
your inner rhythm
by reaching for it, understanding it,
simulating it, I internalise it,
when it is mine
I feel how.
Gesto 3
2022
Video (colore, suono), durata: 1’08”
Stampa Fine Art su carta acquarello Epson montata su Dibond, 18,3 x 32,5 cm
Una piccola apertura sul mio corpo
un segno di cura
un travaso
quello che basta per poterti portare,
dolcemente, dentro di me.
Gesture 3
2022
Video (colour, sound), duration: 1 min 08 sec
Fine Art print on Epson watercolour paper mounted on Dibond, 18.2 x 32.5 cm
A small opening on my body
a sign of care
a pouring
just enough to be able to bring you,
gently, into me.
Gesto 4
2022
Stampa Fine Art su carta acquarello Epson montata su Dibond
21 x 29,7 cm
Gesto 4 è concepito come dispositivo d’attivazione di un processo empatico. Il testo “Quando la temperatura interna di un corpo equivale alla temperatura esterna al corpo stesso si raggiunge il grado di empatia” viene presentato insieme all’immagine termografica della pelle di un rettile posata su un prato. I rettili, essendo animali a sangue freddo, basano la loro sopravvivenza sullo scambio di calore tra corpi. L’essenzialità di questo processo di scambio per la sopravvivenza di un essere diventa qui metafora di un atteggiamento empatico in cui le differenze vengono meno. Ciò è possibile attraverso il trasferimento di calore, la trasmissione di un senso di accoglienza.
Gesture 4
2022
Fine Art print on Epson watercolour paper mounted on Dibond
21 x 29.7 cm
Gesture 4 is conceived as a device for activating an empathic process. The text “Quando la temperatura interna di un corpo equivale alla temperatura esterna al corpo stesso si raggiunge il grado di empatia” (“When the internal temperature of a body equals the external temperature of the body itself, the degree of empathy is reached”) is presented together with the thermographic image of a reptile skin laid on a lawn. Reptiles, being cold-blooded animals, base their survival on the exchange of heat between bodies. The essentiality of this exchange process for the survival of a being here becomes a metaphor for an empathic attitude in which differences do not exist. This is made possible through the transfer of warmth, the transmission of a sense of welcome.
Gesto 6
2025
Video (colore, suono, HD), durata: 00’59”
«In Gesto 6, plurale ha tradotto in suono lo skyline della montagna Sasso di Santa Croce, con la quale i badioti coesistono da sempre. Tecnicamente, il profilo della montagna è stato prima disegnato fedelmente e successivamente convertito in suono attraverso il sintetizzatore virtuale Serum, uno strumento che permette di creare e modellare suoni partendo da forme d’onda.
Il confine visivo tra terra e cielo – rappresentato dal limite fisico di questa imponente presenza geologica, qui intermediario tra gli umani e il mondo oltre – diventa voce.
La narrazione del video restituisce i messaggi che la montagna ha da comunicare ai suoi concittadini.»
Testo di Andrea Lerda
Gesture 6
2025
Video (colour, sound, HD), duration: 59 sec
«In Gesto 6 / Gesture 6, plurale translated into sound the skyline of the mountain Sasso di Santa Croce, with which the people of Badia have coexisted since time immemorial. Technically, the mountain’s profile was f irst faithfully drawn and then converted into sound through the virtual synthesizer Serum, a tool that allows the creation and shaping of sounds starting from waveforms.
The visual boundary between earth and sky – represented by the physical limit of this imposing geological presence, here acting as an intermediary between humans and the world beyond – becomes a voice.
The video’s narrative conveys the messages that the mountain has to communicate to its fellow citizens.»
Text by Andrea Lerda
Gesto 7
2025
Visual EP
Custodia doppia contenente CD (7 tracce, 16’44”) + DVD (Video – colore, suono, HD, 17’11”)
dimensioni custodia: 19 × 13,5 × 1,4 cm
Opera realizzata a seguito del progetto di residenza per The New Orchestra. Dalle comunità montane alla comunità del futuro, a cura di Andrea Lerda in collaborazione con Gabriele Lorenzoni.
«La residenza di plurale ha preso forma a San Martino In Badia, in Alto Adige, grazie alla collaborazione con il MusLa – Museum Ladin. Gli artisti hanno sviluppato una ricerca volta e mappare, tradurre e restituire le sensibilità condensate all’interno della comunità locale, l’affiliazione emotiva delle persone verso l’ambiente montano e le ragioni del senso di togetherness che la cultura ladina alimenta a livello transgenerazionale. Dall’ascolto e dal dialogo con le persone è emersa una straordinaria propensione al fare creativo, nonché una generale inclinazione a “esprimersi in musica”, come costante che dalla tradizione arriva fino alle espressioni più contemporanee. Se si dice che “nelle valli ladine ci sono tanti musicisti e musiciste quanti sono gli alberi e le montagne” in molti condividono la sensazione che la musica sia una forma di eco per comunicare tra loro.
La necessità di alimentare una tradizione musicale secolare rappresenta dunque il modo attraverso il quale giovani e meno giovani esprimono il loro rapporto fraterno con queste presenze. Le parole non dette o non presenti nella lingua ladina, spesso relative alla sfera creativa, a quella intima ed emotiva, vengono comunicate attraverso le note, i suoni e le melodie; così come i violini, i flauti, le fisarmoniche e tutti gli strumenti della tradizione si fanno veri e propri membri della comunità. […] Gesto 7 è un visual EP di musica elettronica. Seguendo lo stesso procedimento di Gesto 6, sono state sintetizzate le voci delle tre montagne ladine frequentate dagli artisti: Sasso di Santa Croce (Sas dla Crusc), Sass de Putia (Sas de Pütia) e una porzione del Gruppo del Sella (Grup dl Sela). Le tracce, oltre alle voci delle montagne (una per ogni brano), integrano sonorità naturali ricavate da field recording, suoni prodotti dagli artisti con oggetti trovati, fischi emessi con strumenti effimeri in corteccia, spezzoni di interviste agli abitanti delle valli ladine, samples, campioni di registrazioni del Coro “La Valle” (Cor La Val) e di musicisti locali. Il visual dell’EP accompagna la narrazione con uno sguardo nuovo sul paesaggio dolomitico.»
Testo di Andrea Lerda
Un progetto realizzato grazie a e per Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi”, Torino.
Gesture 7
2025
Visual EP
Double case containing CD (7 tracks, 16’44”) + DVD (Video – colour, sound, HD, 17’11”)
case dimensions: 19 × 13.5 × 1.4 cm
Artwork created following the residency project for The New Orchestra. From Mountain Communities to Community of the Future, curated by Andrea Lerda in collaboration with Gabriele Lorenzoni.
«plurale’s residency took shape in San Martino in Badia, in South Tyrol, through a collaboration with MusLa – Museum Ladin. The artists developed a research project aimed at mapping, translating, and conveying the sensibilities condensed within the local community – the emotional affiliation of people with the mountain environment and the reasons behind the sense of togetherness that Ladin culture fosters across generations. Through listening and dialogue with the inhabitants, a remarkable inclination toward creative expression emerged, as well as a general tendency to “express oneself through music” – a constant thread running from tradition to the most contemporary forms. If it is said that “in the Ladin valleys there are as many musicians as there are trees and mountains,” many share the feeling that music is a kind of echo – a way of communicating among themselves.
The need to nourish a centuries-old musical tradition thus represents the way in which both young and old express their fraternal bond with these presences. The words unspoken or absent from the Ladin language – often those related to the creative, intimate, and emotional spheres – are conveyed through notes, sounds, and melodies. In this way, violins, flutes, accordions, and all the instruments of the tradition become true members of the community. […] Gesto 7 is a visual EP of electronic music. Following the same process as Gesto 6, the voices of three Ladin mountains frequented by the artists were synthesized: Sasso di Santa Croce (Sas dla Crusc), Sass de Putia (Sas de Pütia), and a portion of the Sella Group (Grup dl Sela). Each track features the “voice” of one of these mountains, intertwined with natural sounds captured through field recordings, noises produced by the artists using found objects, whistles made with ephemeral bark instruments, fragments of interviews with inhabitants of the Ladin valleys, samples, and recordings from the “La Valle” Choir (Cor La Val) and local musicians. The visual component of the EP accompanies the narration, offering a new gaze upon the Dolomitic landscape.»
Text by Andrea Lerda
A project created thanks to and for the Museo Nazionale della Montagna “Duca degli Abruzzi”, Turin, Italy.